Impedenziometria

Impedenziometria

Impedenziometria

L’analisi di bioimpedenziometria ci consente di analizzare la composizione corporea in pochi secondi ed è utile per la valutazione dello stato nutrizionale e l’elaborazione di un trattamento dietoterapico personalizzato.

È una metodica non invasiva, clinicamente e scientificamente validata, che si basa sulla rilevazione dell’impedenza, ovvero della “resistenza” opposta all’organismo al passaggio di una corrente elettrica alternata di bassa frequenza veicolata da elettrodi in gel posti sulla mano e sul piede.
I tessuti magri sono altamente conduttivi per l’alto contenuto in acqua ed elettroliti, al contrario i tessuti adiposi e le ossa sono cattivi conduttori in quanto poveri di fluidi ed elettroliti, divenendo così una via elettrica fortemente resistiva.

L’esame impedenziometrica consente le seguenti valutazioni:

  • Stato di idratazione, stima dell’acqua totale (TBW) e dell’acqua intra ed extracellulare (ICW-ECW): le variazioni dell’idratazione vengono subito recepite tramite la drastica diminuzione o il forte incremento dell’impedenza. Questa misura è utile nei controlli, per monitorare se la perdita di peso sia addebitabile alla perdira di liquidi o di massa grassa.
  • Massa Magra e Massa Grassa (FFM e FM): La misura della massa magra è essenziale nella stima del fabbisogno energetico e, quindi, nell’elaborazione del regime dietetico personalizzato.
  • Metabolismo Basale: Ad ogni valore in Kg di Massa Magra (FFM), corrisponde il relativo metabolismo basale. Questo calcolo ci permette di stimare le reali esigenze dell’organismo e nel corso dei controlli questa variazione assume un ruolo importante per stabilire se il regime è moderatamente o troppo ipocalorico. Un bilancio energetico fortemente negativo, ad esempio, porta alla perdita di massa magra e riduzione del metabolismo basale, con l’inevitabile adattamento metabolico. Il soggetto con continue e forti oscillazioni di peso, tenderà ad andare incontro a un rapido adattamento metabolico: con un piccolo incremento nell’assunzione calorica acquisterà grasso, con una forte riduzione perderà massa magra.
  • Stima della massa metabolicamente attiva (BCM): nella pratica clinica si riscontra una sua diminuzione, in relazione all’età e allo stato nutrizionale. Può dipendere dalla ridotta massa muscolare caratteristica dei soggetti sedentari o obesi. 
  • Stato elettrolitico: stima, in milliequivalenti, di potassio e sodio scambiabili, rispettivamente del minerale intracellulare ed extracellulare implicati nel lavoro della cellula. La dieta, l’attività fisica e lo stato fisiologico possono comportare variazioni tra i due cationi anche in assenza di patologia.
  • Massa Muscolare e grasso viscerale: valori elevati di massa muscolare indicano un soggetto con una buona muscolarità e dovrebbero indirizzare alla scelta di regimi dietetici che ne garantiscono il mantenimento. Al contrario, adiposità elevate evidenziano la necessità dell’intervento dimagrante, aumento dell’attività fisica 
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