Gastrite: i cibi da evitare

Gastrite: i cibi da evitare

La gastrite è un disturbo sempre più frequente nei paesi occidentali, si tratta di un processo infiammatorio acuto o cronico della mucosa gastrica, che porta chi ne è colpito a soffrire di crampi, bruciore di stomaco, dolore addominale e a volte nausea e vomito.
Due variante estremamente frequenti sono la “gastrite nervosa”, ossia legata a somatizzazioni di stati d’ansia, stress, preoccupazioni o anche a un malessere psicologico molto intenso, e la forma che insorge quando si assumono farmaci antinfiammatori o antidolorifici per periodi più o meno prolungati.
Più diffuse di quanto si creda sono le gastriti causate da infezioni di batteri e virus, in particolare da Helicobacter pylori, microrganismo coinvolto nell’insorgenza della maggioranza dei casi di malattia da reflusso gastroesofageo e ulcera gastrica.
Le cause più comuni di gastrite sono, però, da ricercare in abitudini alimentari poco sane o all’assunzione di cibi poco tollerati dal soggetto in questione. E’ facile soffrire di gastrite per esempio in seguito ad una indigestione, ad un eccesso di alimenti piccanti o ricchi in grassi o ad un consumo elevato di bevande alcoliche.
Quali sono le indicazioni principali per prevenire una riacutizzazione del disturbo e aiutare chi ne soffre a ridurre la sintomatologia associata?
Innanzitutto è bene fare pasti piccoli e frequenti (4-5 al giorno), ad orari regolari; consumare tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e uno o due spuntini, a metà mattina e/o a metà pomeriggio. È sconsigliato fare un unico pasto abbondante o mangiare più di 5 volte al giorno, per evitare un’eccessiva secrezione gastrica.
E’ importante mangiare e masticare lentamente; evitare le situazioni stressanti (ad es. discussioni a tavola o sul lavoro) e cercare di condurre il più possibile una vita tranquilla. Lo stress mentale può rallentarne la guarigione o peggiorarne la sintomatologia. Non è necessario seguire diete restrittive, ma è consigliato evitare gli eccessi alimentari ed eliminare gli alimenti non tollerati, ogni persona con ulcera o gastrite dovrebbe infatti imparare a riconoscere ed evitare quegli alimenti che provocano un peggioramento dei propri sintomi.
– Controllare l’utilizzo del sale da cucina a tavola e nella preparazione dei cibi.
– Evitare alimenti fritti, umidi e stufati, condimenti molto grassi ed elaborati contenenti burro, margarina, lardo, strutto, panna, maionese o altre salse già pronte.
– Preferire metodi di cottura semplici (al vapore, al forno, al cartoccio, in padella antiaderente), evitare le cotture al fuoco vivo o diretto ed i cibi affumicati. Per aumentarne la digeribilità, cuocere a lungo le verdure e i legumi e tostare il pane.
– Preferire condimenti di origine vegetale (olio extra vergine di oliva, di mais, di girasole o di arachide) al posto di quelli di origine animale (burro, strutto, lardo, panna). Utilizzare sempre l’olio a crudo (aggiungerlo a fine cottura).
– Evitare assolutamente cibi troppo caldi o troppo freddi perché danneggiano la mucosa dello stomaco, cibi piccanti, crusca, alimenti ad alto contenuto di fibra ed alimenti molto salati o zuccherati in quanto stimolano la secrezione gastrica.
– Evitare gli alimenti che rallentano lo svuotamento gastrico e la motilità gastroenterica o aumentano la secrezione acida, quali:
– cereali integrali (ad es. pasta, riso, pane, crackers, grissini, fette biscottate, cornflakes) e mollica di pane fresco;
– brodo o estratti di carne e consommè;
– carne e pesce conservati sotto sale, affumicati o in scatola;
– condimenti di origine animale (burro, panna, lardo, strutto) e margarina;
– alimenti fritti, umidi e stufati, sughi molto elaborati a base di pancetta, tuorlo d’uovo, salsiccia, maionese, grasso d’oca e di maiale;
– affettati e salumi: ciccioli, salame, pancetta, mortadella, coppa, wurstel, cotechino e zampone;
– formaggi grassi (brie, caciocavallo, cheddar, emmenthal, fontina, formaggini, formaggi cremosi spalmabili tipo Philadelphia, gorgonzola, groviera, pecorino, provolone, robiola, scamorza, stracchino, taleggio e burrini);
– verdure ad elevato contenuto di fibra indigeribile (carciofi, cavoletti di Bruxelles, funghi, melanzane, broccoli, cicoria di campo, cavolo broccolo verde ramoso, carote, barbabietole, radicchio rosso, fagiolini, cavolo verza, porri, cavolo cappuccio verde e rosso, asparagi, cavolfiore, finocchi, broccoletti di rapa, spinaci e rape);
– frutta acidula (arance, limoni, pompelmi, mapo) e poco matura;
– frutta secca oleosa ed essiccata;
– spezie, limone, aceto, menta e salse piccanti;
– dolci a base di creme, cioccolato, zucchero caramellato, liquori, panna e mascarpone;
– bevande gasate (ad es. coca cola, fanta, ginger, sprite);
– caffè, the, spremute e succhi di frutta acidula o di pomodoro e bevande alcoliche (vino, birra, aperitivi, amari, digestivi, liquori e superalcolici).
– Preferire gli alimenti che non influenzano eccessivamente la motilità e non causano ipersecrezione gastrica, quali:
– cereali non integrali (ad es. pasta, riso, pane, crackers, grissini, biscotti secchi, cornflakes);
– minestre di semolino o riso o pastina cotte in acqua, brodo vegetale o latte parz. scremato, zuppe o passati di verdura o legumi (fagioli, piselli, ceci, fave, lenticchie e soia);
– uova cotte alla coque, bollite, in padella antiaderente o in frittata al forno senza aggiunta di grassi;
– verdure povere di fibra (bieta, lattuga, zucchine, ravanelli, cipolla, pomodori da insalata, cicoria o indivia belga, rucola, cetrioli e zucca) bollita, al vapore o in purea;
– frutta povera di fibra (albicocche, pesche, prugne, ciliegie, amarene, clementine, ananas, melone e cocomero), preferibilmente cotta o fresca ben matura;
– formaggi magri (ricotta vaccina, mozzarella vaccina, fiocchi di latte, caciottina fresca e scamorza) e formaggini;
– carne magra (manzo magro, vitello o vitellone magro, maiale magro, petto di pollo, petto o fesa di tacchino, coniglio, cavallo) e salumi magri (prosciutto crudo o cotto magri, bresaola e speck sgrassato);
– pesce magro (sogliola, merluzzo, spigola, orata, palombo, rombo, cernia, luccio, tinca, pagello, acciuga o alice fresca);
– creme e budini al latte senza cioccolato, zucchero caramellato, menta o caffè;
– liquirizia;
– olio di oliva (o altri oli vegetali), zucchero, marmellata e sale in quantità moderate;
– peperoncino in quantità moderate e non inserito all’interno di preparazioni molto elaborate come ad esempio stracotti, stufati od intingoli.
– acque minerali alcaline e non gasate.
– Abolire o ridurre il fumo di sigaretta, non abusare di farmaci antiacidi (in quanto alcuni possono causare stitichezza o diarrea), preferendo le preparazioni liquide (sciroppi e granulati solubili), più efficaci delle formulazioni in compresse. Evitare l’assunzione di aspirina, cortisonici ed antireumatici ed usare con cautela tutti i farmaci analgesici antinfiammatori, perché possono danneggiare ulteriormente la mucosa gastrica.

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